La Kinesiologia applicata si fonda sulla modalità di comunicazione con il sistema corporeo rivolta ad una valutazione e ad un miglioramento dello stato di benessere individuale.
Essa si fonda sull’utilizzo del cosiddetto test muscolare kinesiologico (o più semplicemente test kinesiologico, che consente, di valutare la risposta del sistema nervosa della persona a fronte di differenti fattori di tipo strutturale, biochimico, emozionale ed energetico.
Il fondatore della kinesiologia applicata è il chiropratico George Joseph Goodheart Jr., originariamente diplomatosi nel 1939 all’allora National College of Chiropractic. Egli nel 1964 pubblicò sul Digest of Chiropractic Economics il primo articolo in assoluto relativo alla kinesiologia, all’interno del quale riassumeva i risultati degli studi e delle ricerche da lui compiuti negli anni precedenti.
Il contributo fornito dalla kinesiologia è stato quello di evidenziare l’esistenza ed il possibile utilizzo terapeutico delle specifiche connessioni neurologiche mantenute da singoli muscoli corporei nei confronti di organi e funzioni a loro espressamente associati. Ciò ha offerto al sistema corporeo della persona una inaspettata opportunità di espressione diretta nei confronti dell’operatore (tramite l’introduzione del test muscolare kinesiologico) e ha richiesto di conseguenza una corrispondente capacità da parte del kinesiologo di gestire gli elementi strutturali, biochimici, emozionali ed energetici così evidenziati all’interno di un quadro intrinsecamente olistico della condizione individuale.
Un ulteriore contributo sviluppato attraverso la successiva evoluzione della disciplina è stato quello di costruire una modalità di lavoro intrinsecamente ecologica nei confronti della persona, che favorisce direttamente un suo processo di recupero e integrazione attraverso quanto espresso e condiviso tramite il test kinesiologico. Tale contributo originale offre così un approccio assai differente da quello seguito nella medicina convenzionale.
A livello operativo la kinesiologia è una disciplina eclettica, che si è venuta caratterizzando proprio in funzione delle esigenze manifestate attraverso il test kinesiologico. Le tecniche utilizzate comprendono normalmente la stimolazione di riflessi specifici di varia natura e risultano dunque particolarmente sicure, non includendo al loro interno alcuna modalità invasiva o manipolativa. Il sistema di lavoro sviluppato dalla kinesiologia si presterebbe inoltre molto bene ad essere integrato con altre discipline terapeutiche.